Virgo
entra in azione
L'interferometro VIRGO entra in azione e comincia la sua raccolta dati sulle onde
gravitazionali. Qui il servizio sul blog di Moebius, con l'intervista a Federico
Ferrini (direttore dello European Gravitation Observatory)
Le
leggi della Robotica di Asimov
Giulio Sandini (direttore del dipartimento di Robotica, Scienze Cognitive e del
Cervelo dell'IIT) spiega a Moebius, su Radio24, le tre leggi della robotica di
Isaac Asimov
Intelligenza
Artificiale
È nato il nuovo programma della redazione di Moebius e Triwù, condotto
da Federico Pedrocchi: in onda il sabato alle 14 e la domenica alle 18.50, affronteremo
tutte le complesse dinamiche in gioco nella relazione tra uomo e macchina
a cura di Federico Pedrocchi, Chiara Albicocco e Alberto Agliotti
Prima domanda di Roberto
Sono un appassionato di astronomia. Degli otto pianeti del sistema solare, due (Venere e Urano) ruotano su loro stessi in senso inverso rispetto agli altri. Perché?
La maggior parte dei pianeti ruota in senso antiorario, mentre Venere gira in senso orario a causa di una serie di impatti primordiali con altri corpi celesti che ne hanno determinato un differente moto sul proprio asse. Discorso a parte va fatto per Urano, che ha un asse di rotazione molto inclinato e ciò fa si che si muova intorno al Sole come una palla da bowling rotolante.
Più nello specifico, Venere impiega duecentoquarantatre giorni a compiere il proprio moto di rotazione, cioè un giro attorno al proprio asse. La Terra effettua lo stesso movimento in circa 24h e ciò determina l'alternarsi del dì e della notte. Per questo motivo, quella di Venere è di gran lunga la rotazione più lenta del sistema solare. Essa inoltre avviene nel senso opposto rispetto agli altri pianeti perché, probabilmente, in fase di formazione, Venere fu colpito da uno o più asteroidi che ne invertirono il movimento di rotazione.
Un altro effetto causato dall'impatto tra un pianeta e un altro corpo celeste è visibile ogni notte nel cielo, almeno stando a quanto dice la cosiddetta Teoria dell'impatto gigante. Si tratta della Luna, che sarebbe nata in seguito alla collisione tra un corpo delle dimensioni di Marte, chiamato Theia, e la Terra. Questa teoria è quella maggiormente accreditata dagli esperti in questo momento, ma sono in corso studi di vario genere per risolvere questo rompicapo.
Seconda domanda di Roberto
Potrebbero esistere forme di vita su Titano?
Risponde Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice scientifica.
E' difficile dirlo, ma non è escluso. Titano infatti è un grosso satellite, il più grande tra i sessantadue satelliti che ruotano attorno a Saturno. È molto simile a un pianeta perché è l'unico dotato di un'atmosfera, che risulta essere molto ricca di molecole organiche come il metano. Dalle immagini riprese dalla sonda Huyguens, gli scienziati dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea) hanno rinvenuto la presenza di fiumi in cui scorreva un liquido: date le temperature registrate sul satellite (meno 200° C), si presume fosse metano liquido, nel quale potrebbero formarsi molecole organiche, quindi forme di vita.
Ascolta le risposte di Walter Ferreri e Margherita Hack